Immanuel Kant (1724–1804) è una delle figure centrali della filosofia moderna. Con il suo pensiero, egli ha inaugurato un nuovo modo di intendere il compito della filosofia, trasformandola in un’attività critica, rigorosa e sistematica. La sua opera ha segnato un punto di svolta nella riflessione filosofica, grazie alla radicale riformulazione del rapporto tra soggetto e oggetto nel processo conoscitivo. Per Kant, infatti, non è più l’uomo a doversi adeguare alla realtà, come sostenevano i filosofi empiristi, né la realtà può essere compresa solo con la ragione pura come affermavano i razionalisti: è la realtà fenomenica a venire ordinata e conosciuta a partire dalle strutture cognitive del soggetto. Da questa nuova prospettiva nasce ciò che Kant stesso definisce la sua “rivoluzione copernicana” in filosofia: così come Copernico aveva spostato il centro dell’universo dalla Terra al Sole, Kant sposta il centro della conoscenza dal mondo esterno al soggetto conoscente. Il pro...
L'empirismo di Locke John Locke (1632-1704) è considerato il padre dell'empirismo, una corrente filosofica che sostiene che tutta la conoscenza derivi dall'esperienza sensibile. Nel suo *Saggio sull'intelletto umano* (1690), egli respinge l'idea di conoscenze innate, sostenendo che la mente umana, al momento della nascita, sia paragonabile a una tabula rasa, ovvero una superficie priva di qualsiasi contenuto preesistente. Ogni idea, secondo Locke, si origina esclusivamente dall’esperienza, che si suddivide in due categorie principali: 1. Sensazione, che proviene dall'interazione con il mondo esterno attraverso i sensi (vista, tatto, udito, olfatto, gusto). 2. Riflessione, che nasce dall'osservazione delle operazioni della mente stessa, come il pensare, il volere, il ricordare. Attraverso questi due canali, gli esseri umani formano concetti e conoscenze, che si evolvono progressivamente nel corso della vita. Il pensiero politico: libertà e governo Oltre a e...