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platone, il timeo e le leggi

  Il Timeo Il Timeo è un dialogo filosofico di Platone, scritto probabilmente intorno al 360 a.C. Esso rappresenta una delle opere più importanti e influenti di Platone, in cui egli sviluppa la sua cosmologia e la sua teoria dell'universo. La Creazione del Mondo Nel Timeo, Platone descrive la creazione del mondo come opera del demiurgo, un essere intelligente e divino che ha plasmato la materia disordinata per renderla il più bello e buono possibile. Questo demiurgo è descritto come un essere che opera in base a una ragione eterna e immutabile, creando un mondo che è il più simile possibile all'idea eterna del bene.  I Triangoli e la Struttura dell'Universo Platone sostiene che i triangoli sono gli elementi costitutivi fondamentali dell'universo, poiché essi sono i più semplici e perfetti di tutti i poligoni. Questi triangoli sono poi combinati per formare le altre figure geometriche, come i quadrati e i pentagoni, che a loro volta costituiscono le stelle e le altre for
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platone “la repubblica”

Platone elabora la sua idea di stato ideale, fondato su un ordinamento tripartito: a capo ci sono i filosofi, che hanno la conoscenza del Bene; poi i guardiani, che difendono lo stato; infine il popolo. Ognuno di questi gruppi corrisponde a una parte dell'anima umana: razionale, irascibile, concupiscibile. La virtù della giustizia consiste nell'equilibrio di queste componenti, sia a livello individuale che sociale. Lo stato ideale deve garantire ai cittadini una vita tranquilla, basata sulla giustizia. I governanti devono essere saggi e avere assimilato i principi fondamentali sin da bambini, mentre i cittadini devono essere educati al rispetto delle leggi. Platone espone il suo celebre "mito della caverna", che contiene tutto il suo pensiero filosofico. Egli ritiene che la conoscenza vera si raggiunga attraverso la ragione, che permette di accedere al mondo ideale delle idee, di cui il mondo sensibile è solo una copia imperfetta. Tuttavia, Platone è consapevole che i

miti di platone

  1. Mito della Biga Alata: Immagina delle anime che volano in cielo su carri trainati da cavalli bianchi e neri. I cavalli rappresentano le parti di noi che desiderano cose diverse: una parte vuole cose spirituali, l'altra cose materiali. La ragione, come un auriga, deve guidare queste parti per raggiungere la verità. 2. Mito di Er: Questo racconto parla di un eroe che torna in vita dopo la morte e racconta cosa ha visto nell'aldilà. Le anime si preparano per rinascere, e il loro destino dipende da come hanno vissuto prim a. 3. Mito della Caverna: Immagina persone che sono cresciute in una caverna e vedono solo ombre di oggetti. Quando scoprono la verità al di fuori della caverna, capiscono che le ombre erano solo una parte della realtà. 4. Mito dell'Androgino: In passato, esistevano esseri con entrambi i sessi. Poi furono divisi in uomini e donne. Questo mito spiega il desiderio dell'anima di cercare la sua controparte. Platone utilizzava i miti come strumenti filosof

PLATONE e la teoria delle idee

Platone fu uno dei più grandi filosofi dell'antichità. Era allievo di Socrate e fu profondamente segnato dalla condanna a morte del suo maestro da parte della democrazia ateniese. Questo evento lo portò a dedicarsi completamente alla filosofia, con l'obiettivo di riformare la società e la politica. Platone elaborò la sua celebre "teoria delle idee". Secondo questa teoria, esiste un mondo superiore e perfetto, chiamato "iperuranio", dove risiedono le idee - entità eterne e immutabili che rappresentano i modelli o le forme ideali di tutte le cose. Il mondo in cui viviamo è solo una copia imperfetta di questo mondo ideale. Noi percepiamo le cose attraverso i sensi, ma la conoscenza vera e scientifica può essere raggiunta solo attraverso la ragione, che ci permette di accedere al mondo delle idee. Platone distingue due tipi di idee: le idee-valori, come il Bene, la Bellezza e la Giustizia, e le idee matematiche, come i numeri e le forme geometriche. Queste idee

SOCRATE

Socrate è una delle figure più importanti della filosofia occidentale, nonostante non abbia lasciato scritti. La sua vita e il suo pensiero ci sono noti principalmente attraverso i dialoghi di Platone, nonché le opere di Senofonte e le commedie di Aristofane. Socrate si distingueva per il suo approccio critico e interrogativo alla conoscenza, noto come maieutica o metodo socratico. Questo metodo si basa su un dialogo costruttivo tra due o più persone, attraverso il quale Socrate poneva domande provocatorie, portando l'interlocutore a esaminare criticamente le proprie opinioni e spesso a riconoscere le proprie inconsistenze o ignoranze. L'obiettivo di Socrate non era tanto quello di trasmettere conoscenze, quanto piuttosto di stimolare la riflessione autonoma e l'esame critico delle proprie credenze. Egli credeva fermamente nel valore dell'introspezione e nel concetto del "conosci te stesso", sottolineando l'importanza della virtù e della saggezza per una v

ZENONE

Zenone di Elea è stato un filosofo dell'antica Grecia, allievo di Parmenide. Egli sosteneva che l'essere fosse unico e immutabile (non ci sono divisioni interne all'essere e l'essere non cambia). Per spiegare le sue idee, utilizzava paradossi, come quello di Achille e la tartaruga. Nel Paradosso di Achille e la tartaruga, Zenone immagina una gara tra Achille, veloce guerriero, e una tartaruga. Pur essendo più veloce, Achille dà un vantaggio alla tartaruga. Zenone dimostra che, secondo le regole dell'infinitesimo, Achille non può mai superare completamente la tartaruga, poiché ogni volta che Achille raggiunge il punto in cui la tartaruga si trovava, questa si è già spostata, e così all'infinito. In un altro paradossale esempio, quello dell'arco e della freccia, Zenone discute il movimento, sostenendo che la freccia, prima di colpire il bersaglio, deve attraversare metà della distanza, poi la metà di quella metà, e così via all'infinito. Questi paradossi s

I SOFISTI

I sofisti sono considerati i primi insegnanti a pagamento della storia, innovando nella professione dell'insegnamento in Grecia, dove tradizionalmente altri intellettuali come medici e poeti erano già remunerati. Attraverso i loro viaggi in cerca di discepoli, i sofisti svilupparono una mentalità aperta e cosmopolita, arricchendo il loro sapere con la conoscenza delle diverse culture e costumi. Originariamente, il termine "sofista" aveva un significato positivo, equivalente a "sapientissimo". Tuttavia, oggi ha acquisito connotazioni negative, spesso associate a qualcosa di artificioso o non genuino, a causa della critica di filosofi successivi come Platone e Aristotele. La critica di Platone e Aristotele si concentrò principalmente sugli esponenti dell'ultima fase della sofistica, considerati meno originali dei loro predecessori, portando a una valutazione negativa del movimento nel suo complesso. La mancanza di conservazione delle opere dei sofisti, dovuta